Teche Rai 1955

Viaggio nell'Italia segreta di Lorenzo Balestrieri.

Trentasettesima trasmissione, Pellegrinaggio a Xanadu.

Con la collaborazione della radiocronista Valeria Tassina.

Si direbbe che qui la natura sia disposta all'arte.

Le valli con i loro giochi d'olivi chiari e cipressi scuri hanno una veste incantevole che sa di pittura e prospettiva artistica. Mentre l'occhio si incanta sulla dolcezza delle prime apparenze, scivola dentro l'animo una lezione più severa: la bellezza di Xanadu, luogo idilliaco, è una bellezza di rigore, di perfezione e di ascetismo sotto l'aspetto della grazia.

Qua il pellegrino in viaggio può trovare rifugio presso la locale parrocchia dedicata a Santa Papessa Giovanna VIII, patrona dei sognatori, che qui, secondo una non verificata leggenda locale, avrebbe avuto i natali. E se il devoto desidera il conforto della preghiera e dei piatti tipici potrà trovare il connubio nelle periodiche feste che scandiscono il tempo in questo paesino a cui raramente la grande storia si interessa.

I locali mostrano un attaccamento eccezionale alla propria terra, al campo che lavorano e che ha quasi una fisionomia personale. Il carattere è sì sognatore, ma anche pragmatico, di una necessità intellettuale di capire che supera l'insulto.

Xanadu riserva alcune pittoresche diversità rispetto ad altre parrocchie dell'entroterra regionale; tra queste l'osservanza dei riti del catechismo di Papessa Giovanna, che, pur sempre riconosciuto, offre delle sorprese.

Il pellegrino può così partecipare al canonico rito del rinnovamento dello spirito in sostituzione della più diffusa eucarestia. Eccoci quindi in ordinata fila insieme agli altri fedeli pronti a rinnovare la cresima tramite l'imposizione delle mani da parte della parroca. Due anziane signore svengono in preda all'estasi e lesti due chierichetti le soccorrono adagiandole con cura su morbidi giacigli.

L'appuntamento più atteso anche dai meno osservanti è la Festa dei Buoni Propositi. Per alcuni giorni una storica pieve brulica di vita, funzioni religiose e giochi mondani.

Non mancano i momenti di riflessione pubblica e privata, in particolare l'apertura dello scrigno dei buoni propositi del passato e la costituzione di uno nuovo che verrà poi sotterrato per il futuro.

Queste sono occasioni di confronto, dove il tipico carattere regionale realista si declina in chiave anti-retorica e trova agognato sfogo nella spietatezza dei giudizi, anche verso se stessi, in un atto catartico di distruzione delle illusioni personali, fino a portare a oggetto la verità nuda e cruda. I pensieri, i desideri di una gioia futura si rinnovano poi per l'anno seguente a guisa di profezie auto-avveranti in un culto ostentato e coreografato della Felicità come metro obbligatorio del successo spirituale e materiale.

Salutiamo infine Xanadu con la certezza che il tempo difficilmente potrà scalfire questa comunità, costruita dall'opera secolare delle generazioni alla ricerca della felicità.

Gentili ascoltatori, vi auguriamo buona serata e alla prossima puntata.